Canale di Guyon – Tunnel Carpale – Nervo Ulnare – Stretto Toracico

Siamo specializzati nel trattamento della sindrome del canale di Guyon, tunnel carpale, sindrome del nervo ulnare e stretto toracico a Torino.

Sindrome del Canale di Guyon

La sindrome del canale di Guyon, una condizione caratterizzata dall’irritazione del nervo ulnare al polso, è una sindrome da compressione nervosa. Questa condizione si manifesta tipicamente con sintomi quali formicolio alle ultime due dita della mano (anulare e mignolo), inizialmente di notte e poi progressivamente costanti, che possono portare a debolezza nei movimenti fini della mano e, nei casi più gravi, alla paralisi di queste dita. È spesso riconosciuta come una malattia professionale, comune tra persone che svolgono attività manuali con movimenti o posizioni fisse e ripetitive. Le cause della sindrome del canale di Guyon variano e possono includere compressioni del nervo ulnare, traumi, artrite del polso, ispessimento del canale di Guyon, infiammazioni delle guaine sinoviali, anomalie vasali, cisti e neoformazioni. È importante sottolineare che, a volte, i disturbi possono derivare da compressioni del nervo ulnare lungo il braccio a partire dalla cervicale, non solo nel canale di Guyon.

La diagnosi

La diagnosi iniziale è prevalentemente clinica, basata sui sintomi riferiti dal paziente, e può essere confermata da esami più avanzati. È cruciale distinguere la sindrome del canale di Guyon da altre condizioni con sintomi simili, come la stenosi dell’arteria ulnare. Il trattamento consiste in cicli di fisioterapia antalgica a livello del polso, terapia infiltrativa con cortisone e, nei casi più gravi, la chirurgia. Tuttavia, Nervenia adotta un approccio più approfondito, esaminando e testando l’intero percorso del nervo ulnare dalla cervicale al polso, sia clinicamente sia tramite esami strumentali come la velocità di conduzione nervosa.

Trattamento

Nervenia, nel trattamento della sindrome del canale di Guyon, utilizza la neurodinamica e la fisioterapia strumentale con radiofrequenza per intervenire sulla compressione o irritazione del nervo, e la neuromodulazione con stimolazione profonda dei nervi (DNS) per ripristinare la capacità del nervo di trasmettere correttamente gli impulsi. Questo approccio combinato è particolarmente utile nella fase post-chirurgica per ridurre rapidamente la sintomatologia e prevenire disturbi residui o ricadute.

Sindrome del tunnel carpale

La sindrome del tunnel carpale è una neuropatia da compressione del nervo mediano al suo passaggio attraverso il tunnel carpale del polso. Questa condizione, che inizia generalmente con formicolio alle prime tre dita della mano e può progredire a debolezza e paralisi se non trattata, è comune nelle persone con attività manuali caratterizzate da movimenti ripetitivi o posizioni fisse. La sindrome può manifestarsi anche durante la gravidanza, in soggetti con patologie reumatiche, fibromialgia o donne dai quarant’anni in poi. La diagnosi della sindrome del tunnel carpale avviene tipicamente attraverso la storia dei sintomi riferiti dal paziente e attraverso test come quello di Tinel e Phalen. L’elettromiografia del tratto del polso può confermare la diagnosi.

Trattamento

Il trattamento varia da fisioterapia antalgica (ultrasuoni, TENS, laser) e infiltrazioni di cortisone, a interventi chirurgici in casi avanzati. La chirurgia può essere effettuata con tecniche a incisione ampia o endoscopiche, con tempi di recupero che variano in base alla procedura. Tuttavia, la compressione prolungata del nervo può portare a un recupero lento e, in alcuni casi, a danno permanente anche dopo l’intervento.

Nervenia adotta un approccio che esamina e testa l’intero percorso del nervo mediano, sia clinicamente che strumentalmente, per individuare la causa esatta della sindrome. Questo permette di intervenire efficacemente sulla compressione o irritazione del nervo in qualsiasi punto del suo decorso, utilizzando terapie manuali e neurodinamiche, oltre a stimolazione profonda dei nervi, una corrente specifica per il tessuto nervoso. Questo trattamento si rivela particolarmente efficace nella fase post-chirurgica, aiutando a prevenire la formazione di aderenze che possono causare nuovi disturbi e accelerando il recupero della funzionalità nervosa. Nervenia enfatizza l’importanza di una valutazione completa per definire la reale origine dei sintomi, che potrebbero essere attribuibili non solo alla compressione nel tunnel carpale ma anche ad irritazioni lungo il percorso del nervo a livello cervicale o del braccio. 

Nervo Ulnare

Il nervo ulnare, un nervo periferico essenziale dell’arto superiore, origina dal plesso brachiale e si estende fino alla mano. Questo nervo è fondamentale per il controllo di alcuni muscoli dell’avambraccio e della mano e per la sensibilità cutanea del mignolo e dell’anulare. Lesioni, intrappolamenti e compressioni del nervo ulnare possono comprometterne il corretto funzionamento, con conseguenze potenzialmente gravi se non diagnosticate e trattate tempestivamente. Le cause principali dell’intrappolamento del nervo ulnare includono affaticamento, uso eccessivo, vecchi traumi e la formazione di osteofiti o aderenze nel solco olecranico al gomito. Queste condizioni possono irritare il nervo e ostacolare la trasmissione dei segnali nervosi.

Sintomi dell’intrappolamento del nervo ulnare

I sintomi dell’intrappolamento del nervo ulnare al gomito si manifestano inizialmente con parestesie e formicolii alle ultime due dita della mano, evolvendo in difficoltà motorie e, nei casi più gravi, in paralisi dei movimenti della mano. Questi sintomi possono iniziare con scosse che partono dal gomito e arrivano all’anulare e al mignolo. L’uso prolungato di dispositivi come il mouse può irritare il nervo ulnare, specialmente se l’avambraccio rimane appoggiato a lungo su una superficie dura.

Nervenia propone un trattamento specifico per l’intrappolamento del nervo ulnare, che si basa su una combinazione di terapia manuale, strumentale e stimolazione profonda dei nervi (DNS). Questo approccio è particolarmente efficace nelle fasi iniziali di intrappolamento e può anche essere utile in attesa di un intervento chirurgico per ridurre i sintomi. In alcuni casi, il trattamento Nervenia può prevenire la necessità di un intervento chirurgico. È anche fondamentale nel post-intervento per accelerare la ripresa della funzionalità del nervo ulnare e minimizzare le recidive. Nervenia consiglia di variare frequentemente le posizioni di braccio e mano durante l’uso di dispositivi come computer per prevenire affaticamento e irritazione del nervo ulnare. Se i problemi dovessero presentarsi, l’approccio con la neuromodulazione di Nervenia è indicato per ripristinare la corretta funzionalità del nervo, evitando il peggioramento dei sintomi.

Sindrome dello stretto toracico

La sindrome dello stretto toracico è una condizione complessa che colpisce il plesso brachiale, un insieme di nervi che esce dalla colonna cervicale e innerva gli arti superiori, insieme a vene e arterie che si dirigono verso le braccia. Questo fascio di vasi e nervi può subire una compressione lungo il suo percorso, con tre punti principali di compressione: il triangolo interscalenico (sindrome dello stretto toracico da scaleno), lo spazio sottoclavicolare (sindrome dello stretto toracico da costa cervicale) e lo spazio subcoracoideo (sindrome dello stretto toracico da iperabduzione).

Le cause e la diagnosi

Le cause di questa sindrome possono variare da alterazioni anatomiche congenite o acquisite a stress posturali o lavorativi, incluso il sovraccarico delle spalle e degli arti superiori. La sindrome dello stretto toracico si manifesta con sintomi come formicolio, gonfiore o freddo alle mani, spesso notturni e aggravati da attività che coinvolgono il sollevamento delle braccia. I sintomi possono essere sia neurologici (dolore, intorpidimento, parestesie, debolezza) che vascolari (dolore, perdita di polso arterioso, freddo e pallore dell’arto, gonfiore alle mani). La diagnosi è complessa e si basa su una combinazione di test clinici, racconto dei sintomi del paziente e, se necessario, controlli radiologici. La sindrome dello stretto toracico può essere classificata in neurogena, arteriosa o venosa, ma nella pratica clinica spesso coinvolge tutti i tipi di compressione in vari gradi.

Trattamento

Il trattamento tipicamente non chirurgico comprende fisioterapia. Nervenia adotta un approccio tridimensionale che include il rilassamento della muscolatura laterale del collo, la liberazione della mobilità dei tessuti nervosi e la stimolazione della funzionalità nervosa. Questo trattamento si avvale sia di tecniche manuali sia strumentali nella zona dello stretto toracico e poi con la stimolazione profonda dei nervi (DNS). Questo tipo particolare di corrente è efficace nel trattare i disturbi di conduzione del tessuto nervoso periferico e aiuta a ripristinare la corretta funzionalità dei nervi irritati e danneggiati dalla compressione. Tale approccio è utile sia per i casi non chirurgici sia come supporto post-chirurgico.

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Stai prestando attenzione ai tuoi nervi?

Un check-up tempestivo ai primi segnali di disturbo ai nervi è fondamentale. Riconoscere precocemente eventuali anomalie può fare la differenza, permettendoti di intervenire prima che si trasformino in condizioni croniche. Non sottovalutare i segnali del tuo corpo: un controllo in tempo può salvaguardare la tua salute a lungo termine.