Fibromialgia – Dolore Addominale Cronico – Dolore Pelvico

Il metodo Nervenia è ad oggi considerato uno dei più efficaci per il trattamento di patologie come: fibromialgia, dolore addominale cronico e dolore pelvico a Torino. 

Trattamento della fibromialgia

La fibromialgia è una malattia che presenta sfide non solo nella cura, ma anche nel riconoscimento. Colpendo prevalentemente le donne, questa patologia è originata da un’alterazione del sistema nervoso e provoca dolore e alterazioni della sensibilità in tutto il corpo. La fibromialgia, una delle patologie reumatiche più comuni, si manifesta con sintomi che includono dolore, rigidità e fatica, ma questi sono solo la punta dell’iceberg. Gli aspetti coinvolti sono fisici, emotivi e sociali, rendendo i trattamenti farmacologici comuni spesso inefficaci, in quanto agiscono sui sintomi piuttosto che sulla causa radicale legata al sistema nervoso.

Le cause e il metodo Nervenia

Le cause e lo sviluppo della fibromialgia sono complessi. Il sistema nervoso, che gestisce tutte le aggressioni fisiche e psicologiche, reagisce a situazioni di disagio creando risposte fisiologiche automatiche gestite dalle neuromatrici. Queste risposte possono variare da persona a persona e, in alcuni casi, possono diventare errate e ripetitive, trasformando anche segnali innocui in dolore o infiammazione, portando a uno stato di malessere cronico. Il metodo Nervenia si concentra sulla riprogrammazione del sistema nervoso, mirando a correggere le cause sottostanti che scatenano i sintomi. Questo trattamento, che include l’utilizzo della neuromodulazione con stimolazione profonda dei nervi (DNS), è graduale e mira a riportare alla normalità le risposte dei nervi. La terapia si svolge in blocchi di sedute, intervallate da pause, e si è dimostrata efficace nel trattare la fibromialgia alla radice.

Il vantaggio della neuromodulazione è che è una tecnica non invasiva, di rapida applicazione e tollerabile senza controindicazioni. Inoltre, l’approccio Nervenia si integra bene con altre terapie per la fibromialgia, un approccio necessario considerando la natura multifattoriale della sindrome, che include aspetti emotivi, patologici, nutrizionali e sociali. È quindi essenziale un approccio olistico che consideri tutti questi aspetti, e si consiglia ai pazienti di consultare vari specialisti per un trattamento completo ed efficace.

Dolore addominale cronico

Il dolore addominale cronico rappresenta una sfida significativa nel campo medico, spesso accompagnato da diagnosi complesse e trattamenti insoddisfacenti. Questo tipo di dolore può avere molteplici cause, tra cui fattori post-traumatici, gastroenterologici, urologici, post-operatori, problemi vertebrali e nervosi. Un errore comune è identificarlo come dolore viscerale, portando a trattamenti inefficaci e ad elevati costi economici.

Il dolore addominale cronico e i nervi

Il concetto di dolore addominale cronico correlato a problemi nervosi fu inizialmente introdotto da Cyriax nel 1919, che descrisse sindromi dolorose apparentemente viscerali ma effettivamente causate dall’irritazione dei nervi intercostali. Si stima che il 10% dei pazienti con dolore addominale che si presentano nei dipartimenti di gastroenterologia soffra di dolore addominale cronico o di parete. Le cause più comuni di questa sindrome includono:

  • Dolore riferito originato da un viscere addominale o, meno frequentemente, toracico.
  • Lesioni radicolari dei nervi intercostali.
  • Lesioni del peritoneo o della parete muscolare addominale, spesso di natura nervosa.

Una ricerca su 5.000 pazienti con dolore cronico addominale ha rivelato che il 30% soffriva a causa di patologie degenerative e il 22% a seguito di procedure chirurgiche. Interventi come l’ernioplastica inguinale o il taglio cesareo possono causare dolore addominale cronico post-operatorio nel 35% e 60% dei casi, rispettivamente. La lesione chirurgica può influenzare il sistema nervoso centrale e innescare processi infiammatori nei neuroni sensitivi vicini alla lesione. Questo fenomeno, noto come sensibilizzazione periferica, amplifica l’eccitabilità dei neuroni secondari, aumentando la sensibilità nell’area adiacente alla lesione. L’idea di intrappolamento dei nervi cutanei dell’addome come causa principale del dolore addominale cronico si basa sulle osservazioni iniziali di Cyriax nel 1919, ampliando la comprensione di questa complessa condizione.

Le cause

Si stima che circa il 10% dei pazienti con dolore addominale visitato nei dipartimenti di gastroenterologia soffra di dolore addominale cronico o di parete. Le cause più comuni includono dolore riferito dai visceri addominali o toracici, lesioni radicolari dei nervi intercostali, e lesioni del peritoneo o della parete muscolare addominale, spesso di origine nervosa. L’intrappolamento dei nervi cutanei, dovuto a stiramento, irritazione, cicatrici o aderenze, è considerato una delle cause principali di dolore addominale cronico. Una sensibilizzazione periferica dei neuroni sensitivi primari, spesso a seguito di lesioni chirurgiche, può portare all’amplificazione dell’eccitabilità dei neuroni secondari, aumentando la sensibilità dell’area adiacente alla lesione e causando dolore cronico.

Trattamento del dolore addominale cronico

Nervenia propone un approccio innovativo per il trattamento del dolore addominale cronico. Il trattamento si focalizza non solo sulla guarigione, ma anche sul netto miglioramento dei sintomi. È indicato in casi di dolore addominale cronico idiopatico/degenerativo, dolore addominale cronico post-chirurgico, e come alternativa all’anestesia loco-regionale quando vi sono controindicazioni. Il trattamento include la neuromodulazione e la stimolazione profonda dei nervi (DNS), tecniche affinate nel tempo, rendendo Nervenia un punto di riferimento nel trattamento fisioterapico di queste patologie. 

Dolore Pelvico

Il dolore pelvico, un problema complesso e multidimensionale, è diventato un argomento di crescente importanza nella medicina moderna, soprattutto per le sue implicazioni bio-psico-sociali. La difficoltà nel trattare questo tipo di dolore deriva spesso dalla sua natura multifattoriale, coinvolgendo sia fattori locali neuroendocrini sia meccanici, oltre a quelli legati all’elaborazione del dolore da parte del Sistema Nervoso Centrale e all’irritazione dei nervi periferici. In questo contesto, l’approccio di Nervenia con la stimolazione profonda dei nervi (DNS) diventa cruciale. I sintomi del dolore pelvico possono variare notevolmente, includendo problemi come la vulvodinia, dolore che si aggrava in posizione seduta, dispareunia (dolore durante i rapporti sessuali), e anorgasmia. Questi sintomi possono avere un impatto significativo sul benessere psicologico e sociale del paziente.

Le cause del dolore pelvico 

Le cause del dolore pelvico sono varie, e possono includere eventi come interventi chirurgici addominali, complicazioni post-partum, e patologie specifiche come la nevralgia del pudendo, spesso associata alla sindrome di Alcock. Questa neuropatia è causata da danni meccanici o infiammatori nella zona pelvica, e spesso è aggravata da attività che sembrano banali, come una posizione seduta prolungata o attività sportive. Nervenia propone un trattamento incentrato sulla stimolazione profonda dei nervi (DNS), una forma di neuromodulazione efficace sui tronchi nervosi. Questo trattamento è particolarmente indicato nei casi di dolore pelvico cronico e si concentra sulla diminuzione della sintomatologia dolorosa, trattamento dei disturbi di intrappolamento dei nervi, e potenziamento dei segnali nervosi trofici, che promuovono il ripristino della tonicità del pavimento pelvico.

Trattamento

I centri Nervenia lavorano in sinergia con specialisti ginecologico-ostetrici per un approccio integrato e completo, focalizzandosi in particolare sui problemi di intrappolamento nervoso, specialmente del nervo Pudendo. La valutazione e il trattamento comprendono anche la innervazione delle zone limitrofe del basso bacino e degli adduttori, elementi cruciali nel trattamento dei disturbi del pavimento pelvico. Utilizzando la DNS in combinazione con terapie di riequilibrio del pavimento pelvico e trattamenti generali del sistema nervoso, Nervenia mira a ottenere risultati significativi nel trattamento del dolore pelvico.

Artrite reumatoide

L’Artrite Reumatoide (AR) è una poliartrite infiammatoria cronica anchilosante e progressiva a patogenesi autoimmune e di eziologia non conosciuta a carico delle articolazioni. Si differenzia dalla osteoartrosi perché inizialmente l’AR interessa la membrana sinoviale e non la cartilagine, quindi l’esordio avviene in età più giovane rispetto alla forma artrosica. Può provocare deformità e dolore, al punto da causare la compromissione della funzionalità articolare. Vi è una risposta infiammatoria della sinovia con rigonfiamento delle sue cellule, versamento articolare e successiva formazione di tessuto fibroso. In seguito colpisce anche l’osso sottostante e la cartilagine con assottigliamento e degenerazione.

Più comunemente la malattia esordisce nelle donne tra i 40 e i 50 anni di età, mentre negli uomini un po’ più tardi. L’artrite reumatoide è una malattia cronica, anche se può verificarsi, seppur raramente, una remissione spontanea. Il trattamento comprende sia la prescrizione di farmaci, sia altre misure al fine di controllare l’infiammazione articolare, prevenire il danno articolare e la conseguente disabilità. Farmaci antidolorifici e antinfiammatori, tra cui gli steroidi, controllano il dolore ma non arrestano la progressione della malattia. Farmaci antireumatici modificanti la malattia (DMARD) possono rallentare o arrestare la progressione della patologia.

L’approccio NERVENIA

Come abbiamo visto, l’AR è una patologia autoimmune che necessita di terapie specifiche. Ne corso del tempo queste terapie possono avere degli effetti collaterali oppure perdere d’efficacia, sia per il progredire della malattia sia per una sorta di assuefazione farmacologica. L’approccio con la DNS, sfruttando la funzione trofica del Sistema Nervoso Periferico, riesce a diminuire la reattività articolare, quindi la reazione sinoviale, il versamento e i dolori articolari. Attenzione: non stiamo parlando di remissione della patologia, ma solo del controllo della reazione articolare e del dolore. Per fortuna questo meccanismo di controllo permette la riduzione della necessità dei farmaci e crisi di riacutizzazione meno intense della media.

Trattamento Long Covid

Gli effetti osservati in questi anni di sequele di Covid e di effetti collaterali da vaccino nel nostro campo di lavoro si riassumono in:
• neuropatie che causano dolori, fitte, alterazioni della sensibilità, formicoli, punture di spillo,…L’alterazione del funzionamento dei nervi
porta delle disturbi di funzionamento e di benessere di altri organi e tessuti
• poliartralgie, quindi dolori ad una o più articolazioni con spesso associato gonfiore senza una reale causa, spesso associate ad algodistrofia, un problema che porta a dolore sia a movimento che a riposo, alterazioni della cute che diventa arrossata e lucida e osteoporosi locale. E’ molto probabile che queste articolazioni si alterino per una innervazione che manda segnali non fisiologici, come accennato nel punto precedente.

Analizzando la bibliografia che sta diventando sempre più ampia e le esperienze cliniche di colleghi, ipotizziamo che siano effetti secondari di problemi di microcircolo dei vasa nervorum -cioè di quei piccoli vasi sanguigni che irrorano e nutrono i nervi – come conseguenza dell’azione della proteina Spike. In termini più semplici, la formazione di microtrombi ostacola il normale apporto di sangue ai nervi, e questi vanno incontro a sofferenza, con i sintomi che sono stati elencati sopra. Tale ipotesi rinforza l’idea che l’efficacia della Neuromodulazione sui disturbi di meccanosensitività neurogena sia dovuta alla stimolazione del microcircolo dei vasa nervorum.

L’approccio NERVENIA

Ovviamente un quadro di questo genere, ci ha spinti a progettare e verificare l’efficacia di protocolli distinti dai classici benché efficaci trattamenti NERVENIA. Il Protocollo Avanzato per il trattamento di queste sindromi quindi si avvarrà di un approccio che associa la Neuromodulazione non-Invasiva (DNS) sia per un riequilibrio generale del Sistema Nervoso come avviene nel trattamento di disturbi più generalizzati tipo la Fibriomialgia o le alterazione del Sistema Neurovegetativo, sia sui nervi che presentano alterazioni di funzionamento, con conseguenze di tipo sensitivo o che vadano ad innervare degli organi specifici come le articolazioni, alla somministrazione di integratori specifici in accordo con il Curante.

Trattamento del sistema neurovegetativo

Le malattie del sistema neurovegetativo riguardano quella parte del sistema nervoso (detto anche sistema Autonomo) che regola tutti i processi fisiologici del nostro organismo: il controllo della pressione arteriosa e della frequenza cardiaca, la digestione, la regolazione della temperatura corporea, la funzione sessuale e urinaria, ecc.. Spesso la descrizione è ridotta a diagnosi imprecisa di “disturbo vagale”. Dal momento che il sistema nervoso vegetativo (SNV) ricopre diverse funzioni, i sintomi possono essere attribuibili a tutti i sistemi di regolazione corporea sia in termini di deficit che di iperattività: ad esempio possiamo avere sbalzi di pressione o alterazione della frequenza cardiaca, gravi disturbi gastro-intestinali, alterazioni della sudorazione e termoregolazione, alterazioni della funzione urinaria (ritenzione/incontinenza), solo per nominarne alcuni. Queste alterazioni del sistema neurovegetativo possono essere legate a esiti di patologie o possono essere la conseguenza di stress ripetuti e persistenti sia fisici che psico-sociali.

La diagnosi di un’alterazione del sistema neurovegetativo si basa su un’accurata raccolta delle informazioni della storia clinica del paziente associata a un dettagliato esame clinico e una serie di test eseguiti dal Curante. Purtroppo, nonostante le alterazioni del sistema neurovegetativo siano tutt’altro che rare, la aspecificità dei sintomi e la scarsa consapevolezza di queste condizioni determina spesso che tali patologie siano sottodiagnosticate e sottostimate e vi sia un notevole ritardo nella diagnosi di queste condizioni. Si stima che oltre 70 milioni di persone al mondo presentino varie forme di compromissione del sistema nervoso vegetativo. Possono colpire indistintamente persone di ogni età e genere.

L’approccio NERVENIA

La Neuromodulazione non Invasiva (DNS) si è dimostrata estremamente efficace nel trattamento dei disturbi legati all’alterazione del SNV. La ricerca delle alterazioni di segnale e quindi di stimoli disfunzionali, aiuta molto a correggere nel tempo quelle disfunzioni neurovegetative che spesso rendono molto difficile la vita del paziente. Quest’ultimo viene trattato a cicli, ripetuti nel tempo e la risoluzione avviene a medio-lungo termine. In questo caso più che in altri, raccomandiamo che l’approccio NERVENIA non sia l’unico proposto al paziente, ma che questo venga seguito da diversi specialisti in sinergia.

I trattamenti per patologia per la cura dei nervi

Ernia del disco

Neuroma di Morton

Canale di Guyon

Nervo sciatico

Tunnel carpale

Stretto toracico

Cervicalgia

Fascite plantare

Sindrome di De Quervain

Sindrome di De Quervain

Nervo ulnare

Epicondilite

Scoliosi

Emicrania

Dolore pelvico

Fibromialgia

Dolore addominale cronico

Come stanno i tuoi nervi?

Un controllo ai primi sintomi di un disturbo ai nervi è prezioso per scoprire in tempo eventuali anomalie e poterle trattare prima che diventino delle patologie croniche.